Si tratta di un comune carbone di lignite, torba, noce di cocco o altre matrici di origine vegetale o minerale che, per mezzo di processi termici di attivazione assume una straordinaria porosità, e adsorbenza in grado di eliminare sapori odori sgradevoli, pericolosissimi residui antiparassitari, tracce di benzene, composti organo-alogenati, riduzione cloro, da noi comunemente chiamato Pre-Carbon. Queste capacità del carbone possono portare ad alcuni inconvenienti quali, rischi di proliferazione microbica, la ricrescita batterica e il rilascio di sostanze inquinanti rimosse a seguito della saturazione della capacità di assorbimento. Per questo motivo in genere vengono utilizzati i “filtri compositi”, da noi chiamati Post-Carbon Silver che contengono oltre al carbone attivo anche altri elementi come l’argento per creare un’azione batteriostatica o accessori rete di contenimento con maglia sub-micrometrica in grado di superare i problemi di saturazione del carbone.